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Ucciso nei vicoli, è guerra tra clan: le piste seguite dagli inquirenti

Il 67enne Pasquale Ceraso è stato, almeno fino al 2008, uomo dei Savio. C'è preoccupazione per la sicurezza della zona, gli abitanti hanno paura. È teatro di una vera e propria guerra di camorra

La morte di Pasquale Ceraso, il 67enne pregiudicato ucciso a colpi di arma da fuoco mentre era in auto lungo via Santa Teresa degli Scalzi, inquieta i residenti della zona a cavallo tra Sanità e Stella.
L'agguato ha svegliato il quartiere, stamattina alle 8, quando i killer lo hanno raggiunto mentre guidava per esplodergli contro almeno otto colpi. La sua vettura, con al volante l'uomo probabilmente già morto, ha proseguito la marcia per alcuni metri prima di andare a sbattere contro un muro.

Ceraso era uomo particolarmente vicino ai clan, almeno negli anni scorsi. Nel '92 fu arrestato in un'operazione antidroga mentre era a casa del capoclan Mario Savio. Latitante, nel '95 fu arrestato nel rione Sanità: era accusato di aver messo in piedi a Milano un'organizzazione dedita ad estorsioni, rapine e spaccio di droga. Nel 2008, infine, il collaboratore Giuseppe Misso lo indicò come riscossore di una tangente pagata da un ristorante di Cuma.

Omicidio a pochi passi dal Museo (Foto Nicola Clemente)

C'è preoccupazione per la sicurezza della zona, gli abitanti hanno paura. È teatro di una vera e propria guerra di camorra sulla quale gli inquirenti stanno provando a fare luce, e alla quale non escludono stia partecipando anche la cosiddetta “paranza dei bambini”. Lo scorso marzo proprio da quelle parti venne sequestrato un arsenale appartenente alla camorra, altro segnale che si tratta di un'area calda sulla mappa dei clan. Le forze dell'ordine stanno battendo anche un'altra inquietante pista, che collega l'omicidio di stamane alla guerra tra bande scoppiata allo stadio San Paolo domenica scorsa, nel corso di Napoli-Sampdoria.

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