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Pendino Pendino / Piazza Mercato

Clan Mazzarella, cinque arresti: sono mandanti ed esecutori di quattro omicidi

Secondo gli inquirenti sono responsabili delle morti, tra il 2004 ed il 2005, di Francesco Ferrone, Antonio Scafaro e due extracomunitari uccisi nel campo nomadi di Secondigliano. Vittime della "guerra" con il clan Mauro

In manette oggi cinque indagati appartenenti al clan Mazzarella, organizzazione camorristica che opera nella zona di piazza Mercato: l'ordinanza di custodia cautelare, eseguita dalla squadra mobile della questura partenopea, aveva come oggetto quattro omicidi commessi tra il 2004 ed il 2005.

Si tratta di quello di Francesco Ferrone, episodio del 17 giugno 2004, e di Antonio Scafaro, avvenuta il 6 marzo 2005, oltre che di due extracomunitari uccisi nel campo nomadi di Secondigliano.

Al tempo le indagini non avevano condotto ad un quadro indiziario grave nei confronti dei presunti responsabili, ma alcuni collaboratori di giustizia – interni ed esterni al sodalizio criminale protagonista della vicenda – hanno permesso di ricostruire più accuratamente le vicende. L'ordinanza cita infatti come fonte primaria un reggente del clan, impegnato in estorsioni e nella gestione del mercato della droga ed alle dirette dipendenze di Franco Mazzarella, figlio boss Gennaro.

In particolare, l'uccisione di Ferrone è stato così inserita dagli inquirenti nel contesto dello scontro al tempo in atto tra i Mazzarella e la famiglia Mauro, quest'ultima già destinataria di precedenti agguati soprattutto tra il 2002 ed il 2003. La vittima venne colpita da due proiettili nel suo ufficio, un soppalco all'interno del garage Gama.

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