L'Onda non si placa: occupa il Rettorato e manifesta
Giornata di occupazioni e manifestazioni dell'Onda napoletana che protesta a gran voce contro l'arresto di Egidio Giordani e Alessandro Ventura. Ieri hanno incontrato il Rettore dell'Orientale e alcuni docenti hanno lanciato un appello
Gli studenti dell'Onda napoletana che da qualche giorno protestano contro l'arresto di Egidio Giordani, non si sono limitati a manifestare in strada e a occupare il Rettorato dll'Università L'Orientale, ma hanno incontrato il Rettore e proposto petizioni.
L'occupazione del Rettorato è stata effettuata da una cinquantina di studenti. Secondo quanto riferiscono i loro rappresentanti l'azione è stata fatta per: "Chiedere all'istituzione accademica di esprimersi in merito agli arresti avvenuti negli scorsi giorni, rispetto all'inchiesta Rewind e quelli in occasione delle mobilitazioni di Roma contro il G8, nei quali sono stati coinvolti due studenti dell'Orientale, Egidio Giordano e Alessandro Ventura."
Quindi, una cinquantina di aderenti alla Rete Campana e ai No Global hanno manifestato dinanzi all'ingresso della Questura in via Medina, per sollecitare la scarcerazione di Egidio Giordano e delle altre persone arrestate sia nell'inchiesta sul G8 dell'Università di Torino che per le manifestazioni di protesta a Roma.
Hanno spiegato: "Siamo qui per chiedere la loro scarcerazione, ma soprattutto per ribadire che non ci può essere alcuna limitazione al diritto di protestare, di manifestare apertamente il dissenso."
I manifestanti hanno annunciato che anche nei prossimi giorni scenderanno in piazza e pensano a una giornata di mobilitazione.
Intanto, all'Orientale, alcuni docenti dell'Università hanno lanciato un appello pubblico per "l'immediata liberazione degli studenti arrestati" lo scorso 6 luglio. Lo fa sapere, in una nota, l'Onda napoletana.
Si legge nella nota: "In una società democratica, quello di manifestare è un diritto inalienabile il clima di questi mesi ha visto ripetuti esempi ed episodi di intolleranza".
Quindi sottolineano: "Non è un caso se è stato colpito il movimento studentesco che quest'anno è in prima linea, soggetto attivo di una forte mobilitazione". L'appello è rivolto "a tutte le componenti sociali, politiche e accademiche per esprimere con fermezza l'assoluta inaccettabilità di quanto è successo nei giorni scorsi".
L'occupazione del Rettorato è stata effettuata da una cinquantina di studenti. Secondo quanto riferiscono i loro rappresentanti l'azione è stata fatta per: "Chiedere all'istituzione accademica di esprimersi in merito agli arresti avvenuti negli scorsi giorni, rispetto all'inchiesta Rewind e quelli in occasione delle mobilitazioni di Roma contro il G8, nei quali sono stati coinvolti due studenti dell'Orientale, Egidio Giordano e Alessandro Ventura."
Quindi, una cinquantina di aderenti alla Rete Campana e ai No Global hanno manifestato dinanzi all'ingresso della Questura in via Medina, per sollecitare la scarcerazione di Egidio Giordano e delle altre persone arrestate sia nell'inchiesta sul G8 dell'Università di Torino che per le manifestazioni di protesta a Roma.
Hanno spiegato: "Siamo qui per chiedere la loro scarcerazione, ma soprattutto per ribadire che non ci può essere alcuna limitazione al diritto di protestare, di manifestare apertamente il dissenso."
I manifestanti hanno annunciato che anche nei prossimi giorni scenderanno in piazza e pensano a una giornata di mobilitazione.
Intanto, all'Orientale, alcuni docenti dell'Università hanno lanciato un appello pubblico per "l'immediata liberazione degli studenti arrestati" lo scorso 6 luglio. Lo fa sapere, in una nota, l'Onda napoletana.
Si legge nella nota: "In una società democratica, quello di manifestare è un diritto inalienabile il clima di questi mesi ha visto ripetuti esempi ed episodi di intolleranza".
Quindi sottolineano: "Non è un caso se è stato colpito il movimento studentesco che quest'anno è in prima linea, soggetto attivo di una forte mobilitazione". L'appello è rivolto "a tutte le componenti sociali, politiche e accademiche per esprimere con fermezza l'assoluta inaccettabilità di quanto è successo nei giorni scorsi".